Finale di gara con sorpresa per la privatizzazione di Sea, la società controllata all'84,6% dal Comune di Milano e al 14% dalla Provincia, che Palazzo Marino deve privatizzare entro fine anno per coprire un buco di bilancio di 340 milioni di euro per rispettare il patto di stabilità.
Il fondo F2i che fa capo a Vito Gamberale e alla Cdp si aggiudica la gara per un euro in più della base d'asta di 385 milioni, ma il concorrente indiano Srei, escluso per un ritardo di 10 minuti, offre 40 milioni in più. Intuibile il motivo dei ritardi, da attribuire al timore di un possibile ricorso di Srei, visto il fraintendimento che potrebbe esserci stato, dovuto ad un cambio di sede dell'ultimo momento per presentare il bando: dall'Ufficio Protocollo del Comune la sede è stata sposta a quello della Ragioneria Comunale. Nelle prossime ore la società indiana deciderà se presentare ricorso. Per 10 minuti sfuma così l'ipotesi di un socio indiano per Sea, disposto ad "aumentare il capitale per nuovi investimenti" con un "piano ambizioso". Srei, quotata a Londra e a Mumbai, gestisce 5.000 Km di autostrade ed ha un fatturato di 8 miliardi di dollari.