Halldis punta sull’inclusione e sostiene il Milano Pride

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Per il secondo anno consecutivo Halldis sarà lo sponsor del Milano Pride, organizzato dal CIG Arcigay di Milano insieme alle altre associazioni del Coordinamento Arcobaleno.

Il Milano Pride, a partire dal 2013, si articola intorno a 3 componenti principali: la pride week (quest’anno da 21 al 30 giugno), la pride square (dal 27 al 29) e la parata (sabato 29 giugno), L’anno scorso il Milano Pride ha visto la partecipazione di 250.000 persone alla parata conclusiva e oltre 30.000 persone alla Pride Square.

Halldis sarà presente con una rappresentanza di dipendenti e di loro familiari alla parata del 29 che sfileranno dietro lo striscione che, come lo scorso anno, riporterà lo slogan ‘Certe cose fatele a casa vostra. Anzi a casa nostra’.

“La cultura della diversità e dell’inclusione sono nel DNA di Halldis, perché da sempre ci impegniamo a riconoscere e apprezzare la varietà di caratteristiche che rendono unici gli individui – afferma Alberto Melgrati, managing director della società – Essere inclusivi per Halldis vuol dire avere attenzione, sia all’interno dell’azienda e sia all’esterno, alle differenze di genere, di etnia, di età, di religione, di status socio economico, di disabilità e di orientamento sessuale”.

Come nelle precedenti edizioni, Halldis ha messo a disposizione degli organizzatori del Milano Pride i propri appartamenti e quest’anno ospiterà Andrea G. e Angelo A., una coppia del veronese recentemente al centro delle notizie di cronaca per alcuni gravi episodi di omofobia ai loro danni. “Ospitare Andrea e Angelo in un nostro appartamento è un modo per dare vita al messaggio che porteremo al Pride – dice Antonio Rainò, responsabile marketing di Halldis – Andrea e Angelo sono solo due delle tante persone che arriveranno a Milano per il Pride. Per la fine di giugno abbiamo registrato un incremento delle prenotazione superiore del 30% rispetto al week end precedente e a quello successivo”.

Secondo una analisi condotta da Halldis sul suo portfolio di 350 immobili a Milano, infatti, la settimana del Pride sta registrando un numero di soggiorni più alti rispetto alla media del periodo, appunto di circa il 30%. Sebbene non si possa affermare con certezza che questo dato sia legato alla manifestazione arcobaleno, il dato è comunque di estremo interesse.
“Milano è sicuramente la capitale LGBTQ di Italia. Le zone limitrofe a Porta Venezia sono un interessante esempio di gentrificazione, in cui alla storica concentrazione di immigrati, si è aggiunta negli ultimi 15 anni una forte presenza di LGBTQ sia come residenti ma, soprattutto, come esercizi commerciali – sostiene Antonio Rainò – infatti sono proprio i nostri appartamenti di Porta Venezia e delle zone limitrofe come la Stazione Centrale a far registrare le performance migliori di prenotazioni per il periodo del Pride”.

I numeri del Pride e l’analisi delle prenotazioni di Halldis sono la conferma di quanto sia corretta l’assegnazione a Milano della sede nel 2020 della convention annuale di LGLTA, l’associazione internazionale dei turismo LGBTQ. Milano ha battuto la concorrenza di Parigi, Bruxelles e di una serie di capitali asiatiche.

“Secondo uno studio di Sonders & Beach per il Comune di Milano, nel 2018 il turismo LGBTQ ha portato in città oltre 500.000 turisti che nei tre giorni della convention del prossimo anno aumenteranno del 60%, con un indotto stimato di due milioni di euro – spiega Alberto Melgrati – Questo dimostra che per un’azienda l’orientamento all’inclusione, oltre a essere una scelta etica e culturale, è anche un’importante occasione di business”.

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