A Milano apre il Mandarin Orientale Hotel con spa olistica e chef stellato

Il lusso dell’estremo oriente sbarca in Italia con il nuovissimo Mandarin Oriental Milano, ultimo nato della catena di alberghi fondata a Hong Kong nel 1963 che conta 45 sedi nel mondo.

Al confine fra Brera e il Quadrilatero, a 300 metri dalla Scala, in quattro edifici del XVIII e XIX secolo (fra cui palazzo Confalonieri) si aprono i due ingressi dello stabile, due entrate per due approcci diversi: un lato pubblico che fa accedere al Mandarin Bar e al ristorante Seta su via Monte di Pietà, uno più riservato in via Andegari che introduce all’albergo vero e proprio.  

Su 5 piani sono distribuite 104 camere, di cui 31 suite, le più importanti delle quali al primo e secondo piano. Tra i punti di forza della struttura il ristorante, con a capo Antonio Guida, apprezzato chef già bi-stellato al Pellicano di Porto Ercole, e la spa che conta una piscina, sei stanze trattamenti, centri estetici e fitness e un salone di bellezza. Ma l’albergo conta anche due sale meeting che possono ospitare un totale di 120-160 persone in vista di una clientela che sarà almeno al 55% in viaggio di lavoro.

L’apertura del Mandarin Oriental Milano cade in un anno importante non solo per la contemporaneità con Expo in vista del quale sono stati approntati anche pacchetti appositi, ma per l’espansione del gruppo nell’area mediterranea ed europea con l’acquisizione del Ritz di Madrid, la riapertura della sede di Monaco e la prossima apertura a Marrakech.

“L’Europa è sempre stato obiettivo primario del gruppo – spiega Christoph Mares, executive vice president di Mandarin Oriental e responsabile dell’area Europa, Medio Oriente, Africa – la crisi finanziaria ha solo rallentato questo sviluppo. E con i giusti partner contiamo di aprire altre sedi italiane, ma il processo è lungo perché dobbiamo rispettare immobili storici e la nostra tradizione”.

A Milano partner di Mandarin Oriental è stato il Gruppo Statuto che negli anni ha investito sull’immobile da 11mila mq una cifra complessiva di quasi 150 milioni di euro, fra l’acquisto dei 4 edifici prima del 2007 e la successiva ristrutturazione negli ultimi 2 anni e mezzo. 

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