“L’ipotesi ventilata dal sindaco Giuseppe Sala circa un ulteriore aumento dell’imposta di soggiorno in occasione del Giubileo genera preoccupazione e ci lascia perplessi tanto più considerato che da mesi è in corso un confronto con il ministero del Turismo, il ministero dell’Economia e delle Finanze e Anci per una complessiva revisione dell’imposta”. Lo dice all’ANSA Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.
“Un aumento, si è detto addirittura raddoppio – aggiunge – andrebbe a colpire i contratti già in essere e a incidere sul turismo domestico. Con il rischio, peraltro, di portare progressivamente la nostra offerta fuori mercato nel confronto con i nostri principali competitor in Europa. Serve molta attenzione, gli alberghi non possono essere veramente un bancomat per le amministrazioni comunali” conclude la presidente. Il sindaco di Milano qualche giorno fa aveva detto che il Comune tornerà a chiedere al governo di alzare la tassa di soggiorno per gli hotel a 4 e 5 stelle da 5 a 10 euro e se non gli sarà concesso utilizzerà una norma prevista per il Giubileo, per alzarla nel 2025 di 2 euro sempre negli hotel di lusso. “Questa città è vissuta da 1,4 milioni di persone – aveva spiegato – ma è vissuta anche da non residenti che sono persone che ci lavorano e turisti”.
