Ha aperto ieri a Milano, e andrà avanti fino al 4 settembre, la nuova mostra di Leonardo Genovese “Di treni di cieli”, che introduce l’esperienza della velocità e del fluire del tempo nella dimensione fotografica, aprendo a nuovi sviluppi il tema della luce, molto caro all’artista. Fotografie di grande formato, esposte alla Galleria Fotografia Italiana di Corso Venezia, che approfondiscono l’idea dell’attesa e presentano una realtà in frammenti attraverso lampi di luce. Il treno diventa l’unica presenza indiretta dell’uomo nel paesaggio deserto. E il viaggio che compiono gli occhi è come in un sogno: particolari di rotaie solcate da treni in corsa, l’ingresso buio di una galleria che sembra voler inghiottire prima di tutto lo sguardo, scorci di finestrini che riflettono la luce, evocando cieli invisibili. Ombre enigmatiche della realtà che rivelano l’incanto del mondo, il suo segreto, la sua bellezza oscurata. “Una relazione strettissima – ha sottolineato nella presentazione critica Marinella Paderni – quella tra Genovese e la temporalità degli eventi: il tempo fenomenologico rappresentato dalla luce, il tempo del viaggio che rafforza l’immagine di un salto fuori dal tempo, e il tempo interiore dell’artista. Un invito alla contemplazione silenziosa del mondo condensata nell’attimo fotografico”.
