Milano sempre più ‘gay friendly’ in vista dell’Expo

In vista dell’Expo Milano si prepara ad accogliere i circa 3 milioni di turisti gay attesi per l’evento. Qualche settimana fa Bergamo ha ospitato ‘Expo turismo gay’, manifestazione patrocinata dal ministero del Turismo italiano, dall’Associazione italiana Turismo Gay e Lesbian e dall’Iglta, International Gay and Lesbian Travel Association, durante la quale si è discusso di come conquistare un target di utenza sempre molto esigente e attento. È stata quella l’occasione per iniziare un discorso specifico su una fascia di consumatori che affolla sempre di più il mercato del turismo italiano e internazionale. Sono infatti 2,7 i miliardi di euro che ogni anno vengono spesi nel nostro Pese dai turisti Lgbt, un mercato che possiede una capacità di spesa che supera del 38% quella media. All’Expo di Milano sono attesi circa 21 milioni di persone, di cui una buona fetta (circa il 30%) stranieri.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale di Sanità il 10% della popolazione mondiale è gay, e quindi si stima che a Milano, in occasione dell’Expo, potrebbero arrivare circa 2 milioni di turisti Lgbt. Obiettivo emerso dall’incontro è quello di collocare la città di Milano tra le destinazioni ‘gay friendly’ presenti in Europa. Una città che possa dare il giusto benvenuto e che abbia strutture dedicate a tutte le esigenze dei propri visitatori. Secondo lo studio di Eurisko di Expo Turismo Gay, il 42% dei consumatori Lgbt guadagna tra i 1500 e i 3000 euro contro il 28% della popolazione italiana adulta. In più, l’11% di essi avrebbe redditi attestati oltre i 3000 euro.
Tra le altre novità, una lista di hotel ‘gay friendly’ e specifiche agenzie di ‘wedding planning’ che accompagnano la coppia in tutte le sue fasi organizzative, a partire dal ‘coming out’. 

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