Trenord continua a crescere e si prepara alle sfide del 2030

“Le performance del servizio ferroviario lombardo sono in costante miglioramento, grazie al progressivo ingresso in servizio di nuovi treni e a una manutenzione più efficace, che si scontrano però con i limiti di un’infrastruttura satura. Ora è urgente che il sistema della mobilità guardi al 2030: la congiuntura internazionale e nazionale pone il settore di fronte a sfide sempre più complesse – la crisi energetica, la transizione ecologica. Solo un lavoro a livello di sistema, che realizzi una mobilità realmente integrata, calibrata sulla domanda, sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale ed ecologico ci consentirà di uscirne vincitori”.
Ad affermarlo l’AD di Trenord, Marco Piuri, durante i lavori della Commissione ‘Territorio e Infrastrutture’ del Consiglio Regionale. L’AD ha descritto ai consiglieri regionali lo stato dell’arte del servizio e lo scenario in cui l’azienda ferroviaria lombarda si trova a operare. Di seguito i punti salienti del suo intervento.

  1. Il peso dei costi dell’energia e i lasciti del periodo Covid

La variazione dei costi di approvvigionamento dell’energia ha già mostrato i suoi effetti nel 2022: per la trazione dei convogli, Trenord ha visto aumenti con picchi fino al 400%. Per il 2023 si prevede un costo di 100 milioni di euro, 60 in più rispetto al 2021. A questo si aggiunge l’eredità del Covid, che ha causato mancati ricavi per il calo dei passeggeri, dapprima massiccio e poi consistente. Nel solo anno 2022, si stima che i ricavi da biglietto saranno inferiori di 50 milioni rispetto al 2019.
“Queste condizioni – a cui si aggiunge l’urgenza della transizione ecologica – devono essere da sprone per una riflessione sul sistema della mobilità che parta da un’analisi della domanda e su questa base strutturi una rete dei trasporti che – incrociando pubblico e privato – sia realmente integrata e valorizzi ogni mezzo per le proprie peculiarità. Solo un lavoro coordinato a livello di sistema e uno sviluppo infrastrutturale congruo potranno contribuire a rendere gli spostamenti sostenibili, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico”, ha commentato Piuri.

  1. I passeggeri tornano a viaggiare, soprattutto nei festivi e per l’aeroporto

Sempre più passeggeri tornano a prendere il treno: se a maggio 2022 l’obiettivo di 600mila si era sfiorato, a ottobre il dato medio è di 610mila viaggiatori al giorno. Si prevede nel 2022 un dato annuale inferiore del 28% rispetto al 2019. La ripresa è più consistente sulle linee regionali, su cui le frequentazioni giornaliere sono inferiori del 13% rispetto al 2019; il collegamento aeroportuale in ottobre registra un -18%, ma il calo è solo dell’1,8% se si considera il totale dei viaggiatori nell’anno. A vedere un ritorno più lento sono le linee suburbane, che contano il 23% dei passeggeri in meno rispetto al pre Covid, cioè 100mila in meno al giorno. Permane la tendenza a viaggiare di più in treno nei festivi: a settembre i viaggiatori hanno raggiunto il dato 2019, con 288mila passeggeri. A ottobre le frequentazioni nei festivi sono inferiori solo dell’8%, rispetto allo stesso periodo pre Covid.
E Malpensa Express prende il volo: fra gennaio e ottobre 2022 i passeggeri sono stati 3,23 milioni, arrivando a sfiorare il dato di 3,29 milioni registrato nello stesso periodo, nel 2019. Ma il treno guadagna passeggeri, rispetto alle altre modalità di trasporto verso l’aeroporto: pre Covid il modal share era del 13,4%; quest’anno è del 17,7%.

  1. Viaggi più frequenti e biglietti corsa semplice per un cliente sempre più digitale

Torna a crescere la frequenza dei viaggi durante la settimana: il dato dei passeggeri “abituali” nel 2019 era del 51%; nel primo semestre 2021 era precipitato al 34%; oggi è risalito al 44%. Nel post Covid, la mobilità durante la giornata è tornata a distribuirsi come nel periodo pre pandemico. Gli acquisti sono sempre più digitali: il dato dei titoli di viaggio comperati su sito web e App è più che raddoppiato rispetto al pre Covid, dal 14% al 30%.

  1. Il costante miglioramento delle performance di servizio

Ogni giorno in Lombardia si effettuano 2185 corse – a cui si aggiungono 220 collegamenti su bus. Nell’ultimo triennio, la puntualità ha visto un costante aumento: era del 78% nel 2018, anno in cui il servizio aveva perso regolarità e affidabilità, dell’80% nel 2019. Oggi è dell’84%. Le soppressioni medie sono calate da 102 al giorno nel 2018 a 79 nel 2022. Il dato di quest’anno è fortemente condizionato dalla sospensione della circolazione nel Passante ferroviario – escludendole, scende a 68 al giorno, di cui meno della metà dovute direttamente a Trenord – dagli impatti dell’eccezionale caldo estivo sulle flotte più vetuste e dal picco pandemico di gennaio. Le linee del quadrante Nord Ovest e le linee che circolano su rete Ferrovienord mantengono un buon indice di affidabilità e puntualità soddisfacente. Si registrano performance minori sulle linee del nodo di Bergamo, del Sud della Lombardia e sulle linee che su rete Ferrovienord raggiungono la Brianza.

  1. Più nuovi treni e una manutenzione più efficace

Prosegue il piano di rinnovo della flotta: a giugno si contavano 431 convogli, di cui 145 di vecchia generazione (34%); a dicembre saranno 436 convogli, di cui 111 di vecchia generazione (25%). Con i nuovi treni aumenteranno i posti offerti: da 160mila a 165mila. A ottobre erano 76 i nuovi treni in servizio, saliti a 79 con ulteriori immissioni nel mese di novembre. Da giugno a oggi, i treni Donizetti sono entrati in servizio sulle linee Bergamo-Brescia, Brescia-Cremona, Bergamo-Treviglio, Milano-Treviglio-Cremona, Milano-Codogno-Cremona, Cremona-Mantova. I Caravaggio hanno invece fatto ingresso sui collegamenti Milano Greco Pirelli-Treviglio-Brescia, Milano Cadorna-Varese Nord-Laveno Mombello Lago e Milano-Cremona-Mantova.
All’introduzione dei nuovi convogli si affianca anche una manutenzione più efficace: le indisponibilità di convogli per guasti nel 2022 sono state in media 4 al giorno a livello regionale, in riduzione del 48% rispetto al 2018, del 44% rispetto al 2019 e dell’11% al 2021.

  1. Più nuovi treni estendono la mappa del miglioramento

Dove circolano, i nuovi treni migliorano le performance di servizio e rivoluzionano il confort offerto ai viaggiatori: sulla linea S8 Milano-Carnate-Lecco, su cui il servizio è effettuato per il 100% da convogli Caravaggio, dal 71% nel 2019 la puntualità è salita di 16 punti, fino all’87%. Con l’immissione dei Caravaggio, sulla S11 Rho-Milano-Como il dato è cresciuto di 12 punti, fino all’83%; sulla Milano-Gallarate-Domodossola di 21 punti fino all’84%; sulla Milano-Varese-Laveno di 11 punti, fino all’83%; sulla Milano-Brescia-Verona, linea che circola su un’infrastruttura satura, di 13 punti, fino al 75%. In seguito all’ingresso in servizio dei convogli Donizetti, è cresciuta di 30 punti la puntualità sulla linea Bergamo-Brescia, raggiungendo l’83%; di 16 punti sulla linea Bergamo-Lecco, fino all’80%. Grazie ai treni nuovi a media capacità, la linea Colico-Chiavenna viaggia al 97% di puntualità. Entro la fine del 2022, la mappa dei nuovi treni si estenderà ancora: con il cambio orario dell’11 dicembre, la linea Milano-Pavia-Voghera-Alessandria vedrà l’ingresso di convogli Caravaggio; treni Donizetti entreranno in servizio sulle linee Milano Greco Pirelli-Treviglio-Brescia e Cremona-Treviglio. I convogli Colleoni stanno svolgendo le corse prova in seguito all’installazione del nuovo software, resa necessaria dato che i treni realizzati dalla società svizzera Stadler hanno evidenziato inconvenienti tecnici e incompatibilità tra il software di bordo e i sistemi di terra.

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