Regione Marche, a marzo Aeroitalia abbandona Ancona

Aeroitalia ha comunicato ad Enac l’uscita entro marzo dalla convenzione relativa al bando per gestire il servizio dei voli di continuità dall’aeroporto Sanzio di Ancona-Falconara Marittima. La Regione Marche ha confermato che la compagnia aerea, a sei mesi di distanza dall’avvio del servizio, lascerà lo scalo in relazione ai voli di continuità (per Roma, Milano e Napoli), in anticipo rispetto alla scadenza del prossimo ottobre, e si andrà con ogni probabilità, da parte di Enac, a una procedura d’urgenza, con pubblicazione di una manifestazione d’interesse competitiva, per garantire la continuità dei voli con un altro vettore fino ad un nuovo bando in autunno.

Nell’aula del Consiglio regionale delle Marche c’è stato un botta e risposta sul contratto di marketing territoriale da 750mila euro stipulato tra l’Agenzia per l’internazionalizzazione e Turismo delle Marche (Atim) e Aeroitalia: durante l’esame di alcune interrogazioni, Pd e M5s hanno incalzato la giunta riguardo ad un presunto collegamento tra il contratto e la partecipazione al bando da parte di Aeroitalia; la giunta, per voce del presidente Francesco Acquaroli, che ha la delega al Turismo e all’Aeroporto, e dell’assessore ai Trasporti Goffredo Brandoni, ha ribadito i piani distinti delle due vicende e “l’insussistenza” del collegamento: “unire la continuità territoriale e il marketing è una cosa bizzarra”, ha detto Acquaroli.

Ma il consigliere Pd Fabrizio Cesetti ha chiesto chiarezza, prospettando l’ipotesi di una turbativa nella gara pubblica. I dem lavorano a presentare una mozione. “Atim non ha violato alcuna norma” e “non è stata spesa alcuna somma dai bilanci regionali”, ha detto Brandoni. Acquaroli ha sottolineato che l’Enac è “l’unico interlocutore della Regione”. “Chi vince il bando deve garantire la continuità del servizio – ha osservato a proposito dei diversi ritardi e cancellazioni di voli in questi mesi – che porterebbe tanti potenziali clienti su questi voli, se partissero con certezza e orari sostenibili”.

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