Sono 30 le opere salvate dalle macerie del terremoto in Umbria che da oggi diventeranno ‘testimonial’ di un territorio segnato da profonde ferite nel suo patrimonio storico, artistico e culturale. Saranno esposte nella Rocca albornoziana di Spoleto, in una mostra che sarà inaugurata, alle 16, da Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali.
La mostra, aperta fino al 30 luglio, si chiama ‘Tesori della Valnerina’. In mostra anche altre sette opere, alcune provenienti dalle zone terremotate di Marche e Lazio e che dal 5 marzo scorso sono esposte sempre alla Rocca di Spoleto. La mostra è parte di un’intesa tra Regione Umbria e Mibact per dare conto della messa in sicurezza e restauro del patrimonio artistico lesionato dalle scosse. Le 30 opere in mostra nella Rocca spoletina arrivano dal deposito di Santo Chiodo, dove al momento sono custoditi circa 5.000 pezzi, estratti da chiese e monumenti crollati di Norcia, Cascia, Preci e altri centri della Valnerina. Una colossale operazione di messa in sicurezza che ha finora consentito di salvaguardare la quasi totalità dei tesori che giorno dopo giorno sono stati prelevati dagli edifici danneggiati da squadre di tecnici del ministero, vigili del fuoco, carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, Esercito e volontari della Protezione civile, per poi essere ricoverate, appunto, nel deposito di sicurezza di Santo Chiodo di Spoleto.
Qui sono stati anche allestiti i laboratori che consentono a mani esperte del restauro di approntare i primi interventi sulle ferite riportate da crocifissi, statue e dipinti.