Puntare sulle sagre potenziando il legame dei prodotti con il territorio e garantendo il massimo livello di qualità e sicurezza, coinvolgendo i produttori agricoli. È l’idea lanciata a Pollenza durante il convegno promosso da Coldiretti Macerata, Unione nazionale Pro loco, Dipartimento Prevenzione Asur Marche e associazione ‘Corporazione del Melograno’, in collaborazione con Comune, Provincia di Macerata, Regione Marche, Università di Camerino e Camera di Commercio maceratese.
“L’idea è quella di dare vita a delle ‘sagre 2.0’, veri e propri eventi enogastronomici temporanei che vedano il coinvolgimento attivo degli imprenditori agricoli come fornitori di prodotto realmente made in Macerata – ha sottolineato Assuero Zampini, direttore Coldiretti Macerata – con momenti di formazione anche per il consumatore. Sarebbe un danno enorme permettere che il turista si faccia un’idea del nostro patrimonio agroalimentare sulla base di un’offerta di cibo non all’altezza, magari spacciata per nostrana e in realtà acquistata da altre zone o magari dall’estero”.
Proprio per assicurare la qualità e la provenienza dei prodotti l’Università di Camerino e la Coldiretti ha sottoscritto un protocollo d’intesa. Ma nel corso del convegno è stato posto l’accento anche sulla sicurezza alimentare, con le prescrizioni da seguire per garantire la salute di turisti e cittadini.