I funghi sono il nuovo attrattore turistico delle Marche

Secondo un’analisi presentata da Coldiretti in occasione dell’inaugurazione della Mostra micologica, alla Mole Vanvitelliana di Ancona, sono 53mila gli appassionati che nelle Marche vanno a caccia di funghi, per arricchire la propria tavola, rilassarsi in montagna o integrare il reddito, sostenendo un fenomeno che ha una funzione economica importante a sostegno delle aree interne boschive, soprattutto in prospettiva turistica.

Negli ultimi tempi ai cercatori esperti, si è affiancato un certo numero di appassionati, spesso ‘cittadini’, per i quali la raccolta dei funghi rappresenta soprattutto un’occasione di relax, per effettuare passeggiate immersi nella natura. Ma la crisi ha spinto anche molti a rivolgersi alla raccolta come occasione di reddito, rifornendo di porcini e simili negozi e ristoranti di prodotti tipici locali. In questo caso, sottolinea Coldiretti, occorre ovviamente che i funghi siano controllati dagli appositi uffici dell’Asur, onde evitare rischi per la salute.

Dagli elenchi dei quattordici enti oggi interessati, emerge dunque un ‘esercito’ di appassionati che tocca complessivamente le 53mila unità. Anche se alcune Comunità montane insistono su più province, il territorio con il maggior numero di abilitati alla ricerca è senza dubbio quello di Pesaro Urbino, che da solo ne ha quasi la metà del totale.  Seguono Macerata, Ancona, Ascoli Piceno e Fermo. Un fenomeno che ha importanti riflessi sul turismo ecologico, integrandosi con il circuito di ristorazione delle aree interne che poggia sugli agriturismi e sulle sagre autunnali. Ma la mostra micologica che fino al 4 novembre occuperà i locali della Mole Vanvitelliana ospita anche un mercato di Campagna Amica, con il meglio delle produzioni del territorio a km zero, oltre a uno speciale focus sulle piante aromatiche. Un migliaio di vasetti verranno donati dai produttori agricoli della Coldiretti Ancona ai visitatori.

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