Sono 9 i tesori che compongono la Val Mivola e sono tutti da scoprire

Val Mivola, il soggetto turistico nato un anno fa nelle Marche, in provincia di Ancona, dall’unione di 9 comuni tra i fiumi Misa e Nevola (Arcevia, Barbara, Castelleone Di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra De’ Conti, Trecastelli) offre un’infinità di itinerari e altrettante imperdibili esperienze. Val Mivola è un museo diffuso e un parco naturale allo stesso tempo. In particolare, i suoi nove comuni sono, ognuno con le sue tipicità, delle perle rare che val la pena visitare.
Partendo da Senigallia, con la sua ampia spiaggia lunga ben 14 km e l’affascinante Rotonda sul Mare, questa cittadina rappresenta la località balneare per eccellenza, e non solo. A Senigallia, nominata Città della fotografia, non si può non visitare Palazzo del Duca, dove si trovano le opere del grande fotografo Mario Giacomelli.
Proseguendo per Trecastelli si trova il Museo Nori de’ Nobili, che custodisce un’ampia selezione delle opere di questa grande pittrice e rappresenta uno dei pochi musei interamente al femminile. Le cinque stanze che ospitano circa settanta dipinti rappresentano ognuna un periodo specifico della vita di Nori, tratteggiando l’intero percorso artistico e il travagliato vissuto della pittrice.
Continuando per Ostra, tappa all’insegna della spiritualità è il Santuario della Madonna della Rosa, dove è possibile ammirare la raccolta di tavolette votive che vi sono conservate, una testimonianza di autentica devozione popolare in una forma artistica molto intensa e suggestiva.
Proseguendo per l’entroterra si incontra Corinaldo. Il centro storico medievale si sviluppa in vicoli stretti in cui perdersi per poi ritrovarsi nel mezzo di incantevoli piazze. Corinaldo gode anche della fama di “Città dei matti”.
Proseguendo per Ostra Vetere, non può mancare una sosta alla casa di terra e paglia, costruzione che risale agli inizi del Novecento e rappresenta un interessante esempio di architettura povera.
E ancora storia e antichità a Castelleone di Suasa, dove dimorano i resti di uno dei siti romani più ricchi e interessanti della regione. Il municipium di Suasa, poco conosciuto dalle fonti antiche, era in realtà un centro importante della valle, soprattutto dal punto di vista commerciale, che visse un periodo di grande splendore tra il II e il I secolo a.C. per poi essere abbandonato nel VII secolo d.C.
Raggiunta Barbara, il consiglio è quello di seguire il percorso della Canalecchia, un affascinante itinerario alla scoperta delle leggende e dei tesori di questo piccolo borgo.
A Serra De’ Conti da non perdere il Museo delle Arti Monastiche “Le Stanze del Tempo sospeso”, che raccoglie i reperti di cultura materiale appartenuti al vicino Monastero di S. Maria Maddalena.
Infine, Arcevia e i suoi Castelli, luoghi magici incastonati nel verde dei boschi, circondati da alte mura, dove sembra che il tempo si sia fermato, ma che un tempo sono stati teatro di cruenti scontri tra guelfi e ghibellini per non parlare delle battaglie tra i Malatesta e lo Stato della Chiesa..
Insomma, Val Mivola val bene una visita, e accoglie tutti i suoi visitatori con un’offerta turistica ricca e vivace.

(Photo by Sergio Ramazzotti)

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