Pale eoliche vicino sito Sepino, no di Bondi e Sgarbi

L’impianto andrebbe a deturpare irrimediabilmente l’area archeologica in provincia di Campobasso

Levata di scudi contro l'installazione di torri eoliche in prossimità del sito archeologico di Sepino, in provincia di Campobasso. Grande preoccupazione è stata espressa da Sandro Bondi, ministro dei Beni culturali che, in una nota, "condivide l'allarme  di esponenti di associazioni e di innumerevoli cittadini che non vogliono credere che non il caso o calamità naturali, ma volontà politiche, scelte legislative e sentenze di tribunali condannino a morte e deturpino in modo irrimediabile un sito archeologico non meno importante di Pompei. Nei prossimi giorni – ha aggiunto – convocherò un tavolo istituzionale presso il ministero sulla questione".
Dello stesso avviso anche  Vittorio Sgarbi che lancia un appello a Napolitano, Bondi e a Roberto Saviano "affinché si adoperino per impedire la nascita di un parco eolico in prossimità del sito archeologico". Sgarbi ha definito la situazione "drammatica", contestando la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha di fatto autorizzato la realizzazione del parco eolico. "Mettere lì un parco eolico – ha commentato – è come autorizzare uno stupro ai danni del paesaggio". Intanto, l'area interessata dai lavori sarebbe stata posta sotto sequestro su disposizione della magistratura, in seguito ad una segnalazione della direzione regionale dei Beni culturali.

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