A Expo la cow-girl molisana racconta la storia della transumanza

“Questo lavoro non siamo andati a cercarcelo, ci siamo nati dentro”. È il commento di Carmelina Colantuono, imprenditrice agricola 46enne di Frosolone che a Expo racconta l’esperienza della transumanza. “Portiamo a Expo la transumanza perché rappresenta l’identità dei nostri territori – dice Colantuono – E pensare che da bambina la odiavo, non capivo perché mio padre andasse via di casa per 6 mesi l’anno e non stesse con noi figli. Solo dopo ho compreso la sua grande passione. Quando la capisci conquista anche te e te la porti dentro per tutta la vita”.    

Per la ‘cow girl’ italiana la transumanza sta conquistando sempre più turisti, interessati a un tipo di vacanza rilassante, a contatto con la natura. “Ogni anno partiamo in 10-15 persone per lavorare, ma poi si aggiungono appassionati che ci seguono a cavallo, in bici, e alla fine arriviamo ad essere anche 70-80 – commenta – Noi dobbiamo stare attenti agli animali, ne portiamo 300-350. Ci vogliono degli operatori che seguano i turisti e magari li accompagnino anche a scoprire i nostri borghi”.    

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