venerdì, 3 Maggio 2024

5 miliardi per gli aeroporti di Roma e Malpensa

Nei programmi di Adr e Sea due nuovi terminal per raddoppiare capacità pax

Entro il 2014, Fiumicino e Malpensa, i due più grandi aeroporti italiani, cambieranno look in un’ottica di modernizzazione del paese: in cantiere nuove aerostazioni pronte a ospitare più del doppio dei passeggeri attuali grazie a un programma di investimento davvero ambizioso di 5 miliardi messo in campo dalle due società di gestione, Sea-Aeroporti di Milano e Adr-Aeroporti di Roma e presentato oggi a Roma. “Gli aeroporti italiani negli ultimi 10 anni sono stati congelati, compressi fra un erosione costante delle loro tariffe" sottolinea il presidente di Adr e di Assaeroporti Fabrizio Palenzona: "Ma oggi si volta pagina e vengono per la prima volta poste le basi per un sistema Italia degli aeroporti". Per quanto riguarda Roma, il piano di sviluppo di Adr prevede "investimenti per 3,6 miliardi di euro fino al 2020" nell’ottica di un progetto che punta ad una capacità di 55 milioni di passeggeri nel 2020 e di 100 milioni nel 2040. Tra le diverse infrastrutture da realizzare il cuore del progetto è la nuova aerostazione a nord dell’attuale area di Fiumicino, che sarà realizzata con i più alti livelli di qualità, tecnologia, confort ed estetica sorgerà nell’estensione della Sedime a nord. Malpensa punta, invece, a un nuovo terminal centrale che sorgerà tra le due piste dell’aeroporto di Malpensa, con una capacità di 70 milioni di passeggeri l’anno. Soddisfatto il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, che ha chiarito come il governo non entrerà nel capitale delle società di gestione aeroportuale "perché si configurerebbe un aiuto di stato" nonostante i progetti di sviluppo siano basati su un’alleanza tra governo e imprenditori privati. Matteoli ha anche ricordato di aver firmato nei giorni scorsi il decreto interministeriale per un adeguamento transitorio delle tariffe aeroportuali che è ora alla firma del ministro dell’Economia. L’aumento delle tariffe aeroportuali "non è una tassa" dice Matteoli spiegando che il fatto che siano legate al transito dei passeggeri risponde alla scelta “di non pesare su coloro che no usufruiscono del servizio”.

News Correlate