Adr, Riggio: ostacolo Ue a piano sviluppo Fiumicino

Ma presidente Enac è ottimista: governo europeista come quello di Monti si adeguerà a direttiva

Si aprono oggi le consultazioni dell'Enac con il Comitato degli utenti (handler e compagnie aeree) sul piano di sviluppo 2012-44 per Fiumicino messo a punto da Aeroporti di Roma. "Noi siamo pronti a partire: abbiamo idee chiare, un piano credibile e vogliamo un confronto con tutti e arrivare alla fine", ha detto il presidente di Adr Fabrizio Palenzona, sottolineando però la necessità di "un quadro di regole certe e preventive".
Il piano di investimenti andrà attuato nell'ambito del nuovo contratto di programma e del piano tariffario. C'é però un ostacolo. L'Ue, infatti, ha fatto sapere il presidente dell'Enac Vito Riggio, ha inviato il 24 novembre scorso all'Italia una lettera di diffida per le procedure seguite: nel nostro Paese infatti c'é una serie di passaggi governativi (Cipe, vaglio dei ministeri competenti, dpcm e Corte dei Conti) mentre secondo la direttiva Ue dovrebbe esserci un solo contratto tra Adr e utenti. "Penso che comunque un governo così europeista come quello di Monti si adeguerà alla direttiva", ha detto Riggio, aggiungendo: "A quanto mi risulta il ministero dei Trasporti sta già lavorando in questo senso".
Un nodo da risolvere sarà poi quello delle tariffe: Adr vorrebbe infatti che venisse compreso una sorta di ristoro per il mancato adeguamento tariffario. La società vorrebbe che gli oltre 400 milioni di investimenti fatti negli ultimi 10 anni dalla società venissero spalmati su tutto l'arco del piano. Sul ristoro, ha risposto Riggio, "occorrerà una decisione responsabile del governo venditore e non dell'Enac".

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