Nuovo rischio caos bagagli, la prossima estate, a Fiumicino. A lanciare l'allarme è Assohandler, che rappresenta le società di assistenza a terra (ma non Alitalia), che ha chiesto con una lettera all'Enac una riunione fra i soggetti interessati per prevenire eventuali emergenze, come accaduto negli anni scorsi. Intanto, dopo uno sciopero di 4 ore il 22 marzo, è previsto per venerdì prossimo, 16 aprile, un nuovo stop nazionale, di 24 ore, dei lavoratori dell'handling che chiedono il rinnovo del contratto scaduto il 31 dicembre 2007. Per domani, è previsto un nuovo incontro fra le parti, che però restano distanti.
Nello scalo di Fiumicino, che ha visto circa 35 milioni di passeggeri l'anno scorso, negli ultimi mesi sono sbarcate due nuove società di handling, salite così a sei. La concorrenza è al limite del cannibalismo – denunciano alcuni addetti al settore – per spartirsi la torta da 140-160 compagnie aeree a cui fornire servizi (fra cui gestione bagagli, check-in, rampa, pulizia aerei). Una ‘guerra' a suon di ribassi dei prezzi, da far dire al presidente di Assohandlers, Simone Marini, che hanno "bilanci da fame" e non possono concedere il contratto Assaeroporti perché troppo oneroso. A rimetterci, così, sono i lavoratori, sottolineano i sindacati, il cui costo incide sui conti delle società per il 70-75%. Una situazione che si ripercuote sulla qualità dei servizi, soprattutto nei picchi di traffico, come in estate, con bagagli riconsegnati oltre limiti di decenza o addirittura smarriti.
Il direttore generale di Flightcare Italia, Roberto Bruni, afferma che sei handler a Fiumicino sono "una peculiarità illogica, sconcertante, se si pensa che a Parigi sono 4 gli handler per oltre 60 milioni di passeggeri".