“Abbiamo vissuto momenti di grande difficoltà. Nel 2020 abbiamo registrato in alcun mesi il 90% in meno dei volumi di traffico, e complessivamente nell’arco dell’anno un 60% in meno sul 2019. Nel 2021 abbiamo visto segnali di ripresa consolidati nel 2022: nei primi 9 mesi di quest’anno stiamo registrando circa un 90% del volume del 2019, e in Italia con maggior vigore rispetto al resto dell’Europa, dove il recupero è stato dell’86%. Per la chiusura dell’anno noi immaginiamo di arrivare al 92% sul 2019, sempre 4-5 punti in più rispetto agli altri paesi europei con cui ci confrontiamo”. Lo afferma l’amministratore delegato di Enav, Paolo Simioni, intervenendo nel corso di “ANSA Incontra” dedicato al “Traffico aereo e del nuovo piano industriale di Enav”.
Si tratta, aggiunge, di un aumento “generalizzato, anche se gli scali di Fiumicino e Malpensa vedono numeri più consistenti”. Fa ben sperare “la ripresa del traffico da Oriente, con il Giappone che ha da poco riaperto i voli senza limitazioni e lo stesso sta per fare Abu Dhabi. Può irrobustire la crescita prevista per il 2023 di 2 o 3 punti percentuali”. Anche il traffico merci ha avuto un calo – tra il 15 e il 20% – ma “già nel 2021 era ai livelli del 2019, e quest’anno chiuderemo con +3 o 5%”, conclude l’ad.
Simioni anticipa poi che “per la fine del 2022 l’Enav sarà un’azienda carbon neutral. Attraverso il cambiamento della nostra flotta aziendale con auto elettriche e altre iniziative su impianti di rigenerazione nei sistemi produttivi o la presenza ove possibile del fotovoltaico, prevediamo una riduzione del 70% delle nostre emissioni. Siamo gli unici in Italia tra le aziende che lavorano in questo settore ad averla ottenuta”.