sabato, 18 Maggio 2024

Fiumicino, Ibar: Adr paghi danni per caos bagagli

All’asta 800 valigie perse. Scontro sindacati-Riggio

La vicenda dei bagagli persi a Fiumicino potrebbe costare ad Aeroporti di Roma almeno sei milioni di euro. A chiedere gli indennizzi è l’Ibar, associazione delle 78 principali compagnie italiane e straniere che operano in Italia, per i costi che hanno dovuto affrontare le compagnie aeree per recapitare a domicilio i bagagli smarriti, nonché i rimborsi pagati dai vettori ai loro clienti. E si tratta di indennizzi milionari, se la riconsegna di ogni valigia persa costa 150 euro al singolo vettore; a Fiumicino si è arrivati anche a picchi di 14.000 valigie in giacenza al giorno e solo calcolando la riconsegna di 20.000 valigie perse nell’arco della stagione, le spese ammontano a 3 milioni di euro. Tuttavia, considerando le punte di traffico di Ferragosto, le valigie smarrite in totale potrebbero arrivare a 50.000, secondo i calcoli dell’Ibar, e i 3 milioni raddoppiare. Intanto gli 800 colli senza padrone, abbandonati in due magazzini dello scalo romano, potrebbero finire all’asta.
E’ quanto suggerisce parlamentare Egidio Pedrini al termine della sua ispezione nello scalo che ha definito “sconcertante”. I sindacati, dal canto lro, minacciano di querelare per diffamazione il presidente dell’Enac Vito Riggio per le frasi su azioni di manomissione e sabotaggio attribuite ai lavoratori, “e senza alcun elemento di concretezza” afferma la Fit Cisl. “Le autorità competenti smettano di cercare capri espiatori e si assumano le proprie responsabilita” affermano i vettori in una nota, chiedendo inoltre al governo “sanzioni nei confronti del vertice dell’Enac per omesso controllo nei confronti di Adr”. “Evidenze, testimonianze e voci qualificate mi imponevano di lanciare un allarme la cui fondatezza è ora rimessa esclusivamente all’autorità giudiziaria” si è difeso il presidente dell’Ente Vito Riggio. “Le scuse non possono bastare – replica però Confconsumatori – Ci aspettiamo che i cittadini vengano risarciti fino a 1.100 euro come previsto dalla Convenzione di Montreal, senza costringerli al ricorso ai giudici”.

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