Migrante respinto si lancia da aereo, piste chiuse per ore a Malpensa

È stato rintracciato nella notte l’egiziano di 30 anni fuggito ieri sera dall’aeroporto di Malpensa mentre stava per subire un respingimento. L’uomo è stato individuato dai Carabinieri nel comune di Samarate, in provincia di Varese. Non è ferito e nelle prossime ore verrà allontanato dall’Italia. Ma il suo gesto ha mandato in tilt lo scalo lombardo per alcune ore con una decina di voli in arrivo dirottati e quelli in partenza ritardati.

Intorno alle 19.30 di ieri l’uomo si è lanciato dal portellone posteriore dell’aereo che lo doveva riportare a Dakar. Una volta in pista, l’uomo si è messo a correre scappando. L’uomo era scortato dalla Polizia di Stato dello scalo internazionale varesino e, quando è salito sull’aereo di Air Italy, dal portellone anteriore, ha percorso tutto il velivolo fino al portellone posteriore. Quando il personale di volo ha tolto la scaletta prima del decollo, ha deciso di approfittare di un attimo di distrazione di una hostess per lanciarsi dal portellone rimasto aperto. Una volta atterrato sulla pista, ha iniziato a correre facendo perdere le sue tracce. Il gestore dello scalo, per motivi di sicurezza, ha immediatamente chiuso le piste e i voli in arrivo sono stati dirottati su altri scali. Subito si è riunito il comitato di crisi composto da Enac, Enav, Polizia di Stato e da tutte le autorità aeroportuali, compreso il gestore dello scalo e alle 20.20, su decisione di Enav, Enac e polizia una delle due piste di Malpensa, la 35L, è stata riaperta. Alle 22.33 è stata poi riaperta anche la seconda pista e l’operatività dello scalo è ripresa regolarmente.

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