Disco verde dell'Antitrust alla fusione tra Atlantia e Gemina. L'Autorità ha dato il proprio via libera alla luce delle modalità che Aeroporti di Roma utilizzerà per le gare nella ristorazione aeroportuale. Ma se le procedure saranno diverse dovrà valutare nuovamente l'operazione. Quella dell'Antitrust era l'ultima delle condizioni da soddisfare per l'integrazione tra i due gruppi che dovrebbe essere operativa entro l'estate.
Secondo l'Antitrust, per quanto riguarda la gestione delle infrastrutture aeroportuali e i servizi di handling, la fusione si risolve nella sostituzione di un operatore: ma ha "effetti verticali" nei mercati del travel retail e della ristorazione aeroportuale. Nel primo si registra però la presenza di operatori attivi a livello globale di dimensioni simili, o anche superiori, a quelle detenute da Autogrill e dalla controllata WDFG (World Duty Free Group); WDFG, inoltre, non è presente negli scali gestiti da AdR, mentre Autogrill è attiva solamente attraverso due negozi, entrambi a Fiumicino; nella ristorazione aeroportuale invece, Autogrill è presente attraverso propri punti vendita ristoro sia a Fiumicino che a Ciampino. Tuttavia, l'Antitrust ritiene che le modalità per l'affidamento delle sub-concessioni comunicate da Atlantia garantiscano "parità di accesso e non discriminazione ai concorrenti di Autogrill". Ma qualora ci dovesse essere una eventuale modifica l'Autorità dovrà procedere ad una nuova valutazione dell'operazione.
A questo punto, resta solo l'incognita del contenzioso tra Atlantia e il ,inistero dell'Ambiente, che secondo alcune indiscrezioni rischia di far slittare la fusione.