Continua lo stato di agitazione dei controlli di volo all’aeroporto di Orly. L’agitazione dei controllori, indetta dai sindacati fino a venerdì, potrebbe riprendere la settimana prossima. Un preavviso di sciopero dal 18 al 22 febbraio è stato depositato dalla CGT, centrale sindacale maggioritaria del settore, dopo l’incontro tra sindacati e la direzione dell’aviazione civile conclusosi con un nulla di fatto. Lo sciopero, iniziato lo scorso lunedì, è stato indetto per protestare contro una riorganizzazione del controllo aereo nella regione parigina. Numerosi i disagi per i passeggeri ed i voli soppressi. All’aeroporto di Orly soltanto un volo su due è assicurato con ritardi però che durano fino a cinque ore. Normale invece la situazione all’aeroporto di Roissy. A questo punto lo sciopero rischia di avere un forte impatto negativo anche sulle casse delle compagnie aeree. Secondo i calcoli della federazione dell’aviazione civile FNAM, che rappresenta anche Air France-KLM, sarebbe di un milione al giorno per le compagnie che operano a Orly. Per SCARA, sindacato che rappresenta tutte le compagnie francesi esclusa Air France-KLM, la fattura sarebbe molto più salata in quanto un milione al giorno "è l’impatto per una sola compagnia che non ha fatto alcun volo".