Con altri 7 paesi europei l'Italia è stata deferita alla Corte di Giustizia Ue per non aver adeguatamente attuato la normativa iva dell'Ue per gli agenti di viaggio. Secondo la Commissione, il Belpaese insieme a Repubblica ceca, Finlandia, Francia, Grecia, Polonia, Portogallo e Spagna, "non attuano il regime speciale del margine" previsto dalla direttiva iva "in modo corretto, in quanto ne consentono spesso l'applicazione alle vendite fra agenti di viaggio". Una situazione che, secondo la Commissione, "determina distorsioni della concorrenza tra le agenzie di viaggio, poiché alcuni agenti sono soggetti a un onere fiscale superiore rispetto ad altri".