Disagi aerei e low cost, Enac risponde alle agenzie di viaggio

Dopo la lettera inviata all’Enac da Cesare Foà, presidente della associazione Advunite, sui disagi aerei che riguardano in particolare le compagnie aeree low cost e charter che non sono mai state contrattualizzate dagli operatori in maniera corretta e a favore degli utenti, è arrivata la replica dell’Ente.

“Sul versante del rispetto della tutela dei passeggeri in caso di disservizi – si legge nella nota inviata da Giovanna Laschena, vice direttore Centrale Economia e Vigilanza Aeroporti Enac – nel nostro paese esiste un sistema per così dire ‘rafforzato’. Oltre alla struttura centralizzata abbiamo a livello aeroportuale ispettori di carta dei diritti che svolgono un ruolo di verifica del rispetto delle regole. Nel caso di accertamento di mancato rispetto delle disposizioni previste del Regolamento CE 261/2004, l’Ente interviene con sanzioni nei confronti dei vettori in caso di accertamento di violazioni. Il sistema introdotto dal Reg 261 del 2004 prevede che lo Stato membro, o meglio l’Organismo responsabile della corretta applicazione delle norme di cui allo stesso regolamento  intervenga nei confronti del vettore ai soli fini sanzionatori e, pertanto, non rientra nell’ambito delle competenze Enac soddisfare le richieste risarcitorie del passeggero né fornire assistenza legale e servizi di consulenza. Al momento il sistema prevede che il passeggero che abbia subito un disservizio si rivolga in prima istanza al vettore e che, solo se il vettore non risponde o risponde in modo non soddisfacente entro sei settimane, possa rivolgersi ad ENAC, che avvia, conseguentemente il procedimento sanzionatorio. I recenti disservizi ai quali fa riferimento saranno trattati, pertanto, secondo le procedure in vigore”.

Nella lettera inviata qualche giorno fa, Foà scriveva: “già negli anni passati abbiamo provato a contattarvi e a chiedervi una mano sulla scellerata vendita di aerei ‘fantasma’ e non solo, ora la situazione potrebbe sfuggirci di mano perché tutti hanno capito della mancanza di controlli e ne approfittano in maniera allucinante. Pertanto vi chiediamo di salvaguardare la nostra categoria che risulta essere stata abbandonata dal vostro ente, e non solo, che dovrebbe tutelare i diritti di noi tutti agenti di viaggio e dei cittadini. Già nel mese di giugno abbiamo visto le compagnie low cost (su tutte Blu Panorama) non offrire riprotezione ai clienti. Questo come è noto, è un enorme disagio per le agenzie di viaggio e i tour operator ed è un grande costo. Le agenzie hanno il contatto con i clienti e a volte ci rimettono di tasca propria, i secondi spesso non sanno cosa fare perché la risposta delle compagnie low cost è semplice: non riproteggiamo. Quindi la domanda che sottoponiamo a voi e ai ministri Centinaio e Toninelli che ci leggono in copia è: se tali compagnie non riproteggono i passeggeri, come previsto dalle normative in vigore, perché dobbiamo essere noi responsabili?”.

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