In questi giorni, nelle agenzie di viaggio italiane stanno arrivando i bollettini con le richieste di pagamento del canone Rai, che le agenzie devono pagare per il solo fatto di possedere apparecchi in grado di ricevere trasmissioni radiotelevisive, come computer o telefoni cellulari. "Ma si tratta di strumenti ormai imprescindibili per svolgere il nostro lavoro di agenti di viaggio" sottolinea Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet.
"In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando – denuncia Giovannoni – obbligare gli operatori dell'intermediazione turistica al pagamento di questo inutile ulteriore balzello, che non ha nulla a che vedere con la loro attività, significa sacrificare risorse che le imprese potrebbero invece destinare agli investimenti nel settore turistico, necessari per raggiungere l'obiettivo di portare dal 13 al 18% il Pil del comparto, come auspicato solo alcuni giorni fa dal ministro del Turismo Piero Gnudi".
