Tassa di soggiorno, la protesta degli operatori

Iorio: “Favorisce il sommerso”. Bocca: “Danno per il Paese”

E’ un unico coro di no quello che arriva dagli operatori turistici sull’introduzione della tassa di soggiorno. Per Renzo Iorio, presidente di Aica/Confindustria, la “tassa di soggiorno” è un favore che si rende al sommerso. “Nel nostro settore esiste già una macroscopica presenza di sommerso: l’introduzione di un’ulteriore tassa sugli ospiti dichiarati fa pensare che la pagheranno quegli alberghi che sono già in regola e certo non la pagherà chi evade la tasse. Inoltre – ha aggiunto Iorio – siamo assolutamente contrari che si continui a pensare al turista come a una risorsa a cui attingere potendo prendere soldi indipendentemente da qualunque servizio gli venga erogato. L’idea di poter imporre una tassa a un turista che non risiede nel Comune, e quindi è politicamente neutro per il
sindaco, la trovo ancora più grave. Questa misura – conclude – se confermata in aula, aggiungerà un ulteriore elemento di criticità sul prezzo del turismo”. La tassa di soggiorno è un atto “di puro autolesionismo per l’economia del Paese” e il Parlamento, insieme alle Regioni, farà bene a impedire che il governo porti il turismo “a sbattere contro il robusto muro della concorrenza mondiale, frantumando in un attimo i segnali di ripresa che abbiamo registrato nel 2006”. Il giudizio, chiaro, è di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. “Così facendo – prosegue Bocca – graveremo le imprese turistiche di un nuovo balzello, che contribuirà a portare l’Italia fuori mercato, a mettere a rischio migliaia di posti di lavoro ed a far perdere migliaia di visitatori in quegli stessi Comuni che dall’introduzione della tassa pensano di arricchirsi”. Intanto non è ancora chiaro su chi cadrà la nuova tassa: sui turisti che soggiornano in albergo o anche sul turista che entra per poche ore in una grande città d’arte? E sarà pagata dai turisti agli albergatori oppure come suggerisce Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federturismo-Confindustria, anche da altri soggetti della filiera turistica come esercizi commerciali e trasporto locale?

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