"La reintroduzione della tassa di soggiorno penalizzerà fortemente il settore turistico, che ancora oggi fatica a rilanciarsi". Lo afferma Cinzia Renzi, presidente di Fiavet Nazionale, secondo cui il nuovo balzello introdotto dal decreto sul federalismo fiscale non fa che aumentare il costo del "prodotto turistico" italiano, penalizzando di fatto gli operatori del settore, soprattutto i professionisti dell'incoming.
"Sappiamo benissimo – aggiunge Cinzia Renzi – come i movimenti turistici internazionali siano determinati in modo deciso dal costo delle singole destinazioni turistiche. In questo senso la tassa di soggiorno penalizzerà le preferenze dei grandi player mondiali verso il nostro paese".
La conferma arriva direttamente dall'Ectaa (European Travel Agents and Tour Operator Association), di cui la Fiavet fa parte: i maggiori TO europei, infatti, hanno già manifestato preoccupazione per l'introduzione della tassa di soggiorno in Italia che, soprattutto in certe aree, farà lievitare in modo sensibile il costo della vacanza. "Senza dimenticare – conclude il presidente degli adv – che la tassa si soggiorno influirà negativamente sul turismo interno, vista la perdurante crisi dei consumi delle famiglie italiane, e andrà a colpire inevitabilmente anche gli italiani che si muoveranno per motivi di lavoro".