Accor apre due alberghi a Teheran

Accor strappa i contratti per l’apertura di due hotel a Teheran. Per i media francesi si tratta della prima società occidentale ad ufficializzare l’ingresso nel mercato iraniano dopo l’accordo sul nucleare di prima dell’estate. Le due strutture, una a marchio Ibis e l’altra Novotel, apriranno a ottobre nei pressi dell’aeroporto internazionale della capitale iraniana. “I nostri marchi stanno guardando all’enorme potenziale di crescita che c’è in questo Paese, dove vivono 80 milioni di persone e che ha un’economia in espansione”, ha commentato il ceo di Accor, Sebastien Bazin, citato dal quotidiano Guardian.

Il ritorno delle grandi catene alberghiere internazionali rompe l’isolamento del paese arabo che negli ultimi 10 anni ha vissuto sotto l’ala protettiva del presidente ultraconservatore Mahmoud Ahmadinejad. L’elezione nel 2013 del moderato Hassan Rohani ha impresso una svolta a livello internazionale dal punto di vista politico e, di conseguenza, economico.

Oggi il settore turistico della Repubblica islamica appare molto indietro rispetto agli standard internazionali, soprattutto il livello dei servizi e degli hotel anche se i turisti che arrivano in Iran sanno che è stato isolato per 30 anni e per questo non si aspettano servizi di grande qualità e hotel da sogno. Ma la situazione è destinata a cambiare. L’Iran punta ad attrarre 20 milioni di turisti all’anno a partire dal 2025 e punta a diventare una nuova destinazione turistica a livello mondiale. 

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