Aica: continua la flessione per le catene alberghiere

Nel primo bimestre 2008 soffrono soprattutto le maggiori città d’arte

Continua anche nel 2008 il trend negativo delle catene alberghiere iniziato nel 2007: il primo bimestre del 2008 si chiude, infatti, con una flessione complessiva del Toc, tasso di occupazione delle camere, del 2,2% (-2,5% per il mese di gennaio e -1,6% per febbraio). Colpite in particolar modo le maggiori città d’arte: il mese di febbraio si chiude con un calo del 14,5% per Venezia, del 6,2% per Roma e del 5,3% per Firenze. In controtendenza Torino che segna, in contrasto con l’andamento generale, un incremento dell’occupazione di oltre 19 punti percentuali. Particolarmente colpito il segmento lusso che chiude il mese di febbraio con un Toc fermo al 51,7% (-8,5% rispetto allo stesso mese del 2007) mentre resta stazionario il comparto dei 4 stelle.
Anche in termini di redditività il settore ricettivo appare sofferente: le flessioni registrate in termini di occupazione fermano il RevPar, rendimento medio per camera disponibile, a quota 67,86 euro contro i 68,10 euro registrati a febbraio 2007. Particolarmente importanti le flessioni dell’indice registrate a Venezia (-20,2%), Roma (-7,7%) e Firenze (-6%). Ancora una volta positivo il risultato di Torino (+20,2%).
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