Bene il settore alberghiero in Europa, Italia in stallo

Nel Belpaese cresce solo Venezia, nell’Ue avanti Lisbona, Londra e Atene

Il settore alberghiero in Europa va a gonfie vele. Crese infatti il ricavo medio per camera (revPar) che nel primo semestre 2007 ha fatto registrare un + 6,8%. Non è tutto oro ciò che luccica però. In Italia il revPar si attesta soltanto allo 0,1% pur con una impennata al 7,1% nel solo mese di giugno. Sono i dati resi noti dalla HotelBenchmark Survey di Deloitte, che a livello mondiale monitora l’andamento di 7.200 alberghi in oltre 420 mercati. La crescita dei primi sei mesi del 2007 – precisa una nota di Deloitte – è comunque inferiore a quella dello stesso periodo 2006 (7,2%) ed è favorita da una crescita del prezzo medio per camera del 5,8%. Il dato acquista significato considerando che l’Europa non ha ospitato nel periodo eventi di rilievo come sono stati le Olimpiadi di Torino o la Coppa del mondo in Germania. Quanto all’Italia, l’aumento più consistente nel semestre si è registrato a Venezia (+12,8%), a fronte di un generale decremento delle altre città italiane. “Purtroppo l’Italia è l’unico Paese importante in Europa che non è cresciuto – rileva il partner di Deloitte, Dario Righetti – a dimostrazione di una perdita di competitività dei Paesi dell’area mediterranea (Spagna, Grecia e Turchia)”. Parziale conforto dalla ripresa a giugno, grazie a Milano (+17.1%), Venezia (+15,2%) e Roma (+1%). Molto meglio è andata a Valencia grazie all’Americàs Cup (+38,2% del revPar) e ad un aumento del prezzo medio per camera del 33,4%. Buoni anche i risultati di Istambul (+26%), con vari convegni ed eventi sportivi, e confermato il buon andamento di Lisbona (+14%) e Londra (+14,6%). Crescita anche per Atene (10,6%), grazie anche alla finale di Champions League.

editore:

This website uses cookies.