Confindustria Alberghi: riaperture in aumento soprattutto a mare, soffrono città arte

Accelerazione delle riaperture degli hotel italiani a partire dal mese di luglio. Resta sempre molto basso, non si arriva ancora il 40% dell’offerta ma rispetto alle settimane precedenti i segnali positivi, per quanto ancora molto parziali, sono aumentati, secondo quanto emerge dalla terza settimana di rilevazione del monitoraggio Confindustria Alberghi.

A guidare sono ancora una volta le destinazioni di mare dove la disponibilità di strutture che hanno deciso di riaprire è aumentata significativamente. Restano le difficoltà nelle città d’arte tradizionalmente più sensibili al mercato internazionale dove continuano a prevalere le strutture chiuse. I prezzi per le località di mare nel mese di luglio sono allineati a quelli del 2019 mentre nelle città d’arte si conferma il trend al ribasso conseguenza di una domanda che resta molto debole. Per molti la riapertura è rimandata a dopo l’estate, una scelta difficile che comporta costi importanti comunque per le imprese ma che è obbligata dall’assenza di domanda. Anche sul fronte dell’occupazione le strutture che pure hanno ripreso l’attività segnalano di non aver ancora potuto richiamare in servizio l’intero organico, con circa il 10% della forza lavoro ancora in cassa integrazione.

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