Accordo tra Confagri e Dimore storiche per tutelare cibo, arte e turismo

Coniugare la tutela dell’arte e del paesaggio con la produzione agroalimentare di alta qualità e l’offerta di un turismo esponenziale per vivere la bellezza della campagna italiana. È l’obiettivo dell’accordo firmato tra Confagricoltura e l’Associazione delle Dimore storiche, una collaborazione che prosegue da anni, essendo numerose le aziende agricole che fanno capo a dimore antiche, soggette a vincolo per la loro rilevanza come beni di interesse storico-artistico. Dalle ville venete ai castelli toscani, ai palazzi romani, fino alle antiche masserie pugliesi, gli immobili storici sono parte integrante del patrimonio culturale del Paese e al tempo stesso svolgono un ruolo importante per la protezione e valorizzazione del paesaggio rurale italiano. In particolare, le cantine storiche offrono l’opportunità di vivere luoghi ricchi di storia e di gustare eccellenze eno-gastronomiche.

L’accordo prevede azioni comuni per la tutela delle dimore storiche e per l’armonizzazione delle leggi regionali con quelle nazionali; l’elaborazione di linee sinergiche nei confronti di enti esterni a difesa degli interessi comuni a livello fiscale; la partecipazione congiunta a bandi europei sulla valorizzazione degli immobili storici e l’individuazione di nuove opportunità di commercializzazione dei prodotti agricoli.
“Sono molto soddisfatto di questo accordo – commenta Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – che mette in contatto agricoltura e bellezza in un connubio unico fatto di qualità e diversità che solo il nostro Paese può offrire”.
Secondo il presidente delle Dimore Storiche, Giacomo di Thiene, “è un’opportunità straordinaria per portare avanti in maniera congiunta azioni per tutelare risorse uniche e non delocalizzabili del nostro territorio”.

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