Nonostante la crisi macroeconomica, lo scorso anno, a livello mondiale, gli investimenti nel settore alberghiero hanno raggiunto gli 8,5 miliardi (anche se in calo del 4% rispetto al 2011). I mercati europei più liquidi sono stati il Regno Unito (2,3 miliardi), la Francia (1,7 miliardi), la Germania (1,2 miliardi). Ma anche il mercato italiano appare molto promettente dal punto di vista turistico immobiliare. Per tale ragione, Assoimmobiliare, l'Associazione dell'Industria Immobiliare aderente a Confindustria, e AICA, l'Associazione Italiana Confindustria Alberghi, hanno siglato un accordo con l'obiettivo di accrescere l'attrattività delle strutture turistico ricettive nazionali.
Nella convinzione che la ripresa economica del sistema Paese debba passare anche attraverso il rilancio di questo settore nevralgico e che tale rilancio sia possibile solo attraverso l'armonizzazione della componente strettamente turistica del business con quella immobiliare in senso ampio, le due associazioni hanno dato vita ad un Laboratorio per alimentare il confronto, finalizzato ad analizzare lo stato del settore ed a produrre approfondimenti ed ipotesi di perfezionamenti normativi, anche per favorire le imprese private nel cogliere le possibili opportunità che si presenteranno nell'ambito delle valorizzazioni e dismissioni del patrimonio pubblico.