In occasione del convegno “Event manager in un mercato che cambia: la sfida europea”, promosso da Aimp a Riccione nell’ambito di Expocon, l’associazione meeting planners ha fatto sentire la propria voce. In particolare è stato sottolineato come, in questi anni, sia sempre più importante per attori e referenti di settore confrontarsi con quello che è lo standard europeo nell’organizzazione di eventi. “Non si realizzano i grandi numeri senza un adeguato background, una significativa esperienza e un’apertura reale al mondo fuori confine – è stato ribadito da più parti – anche se questo può voler dire dover creare sinergie con attori concorrenti”. Secondo Daniela Serrati, segretario generale di Aimp, “la logica delle soluzioni personalizzate, di un approccio problem solving e di un’ottimizzazione di risorse nell’ottica della massima soddisfazione del cliente e di un rapporto costi-benefici adeguato è quanto noi operatori italiani abbiamo dovuto apprendere su un mercato che è diventato sempre più competitivo ed esigente, dove l’approssimazione non è più permessa e dove i clienti non si accontentano”. “Ma essere un PCO – ha continuato Marisa Sartori, consigliere Aimp – non può dover dire diventare operatori in subappalto di agenzie di comunicazione che pur non avendo competenze di natura logistico organizzativa, in modo autoreferenziale diventano organizzatori di eventi. La suddivisione dei compiti è indice di professionalità e coerenza: l’agenzia di comunicazione deve limitarsi a predisporre il progetto da un punto di vista di contenuti e creatività. Aspetti logistici ed organizzativi – ha concluso – competono all’organizzatore di eventi”.
