All’Assemblea di Confindustria Alberghi focus sul futuro dell’ospitalità

Sul tema “Il futuro dell’ospitalità italiana: nuove prospettive” si è svolta a Villa Lubin, sede del CNEL, l’Assemblea Generale di Confindustria Alberghi. I lavori, moderati da Manuela Perrone del Sole 24 Ore, hanno hanno avuto inizio con gli interventi del presidente del CNEL Renato Brunetta, della presidente uscente Maria Carmela Colaiacovo e della presidente neo eletta Elisabetta Fabri.

“Il settore alberghiero è una realtà straordinaria di questo Paese. Imprenditoriale, aziendale, culturale. Perché rappresenta la bellezza e la civiltà dell’accoglienza – ha detto il presidente del Cnel, Renato Brunetta -. Albergo è una parola piena di significato: richiama l’essere fisicamente in un territorio e anche interpretare il territorio, svolgendo una funzione essenziale, quella dell’ospitare”.

A seguire l’intervento di Daniela Santanchè, ministro del Turismo, che ha sottolineato che “per tornare ad essere sul primo gradino del podio dobbiamo alzare l’asticella della qualità, dalla qualità delle strutture ricettive – che stiamo sostenendo anche attraverso i fondi del Fritur di 1 miliardo e 380 milioni – e la qualità dei servizi. L’innalzamento della qualità passa anche dall’investimento in formazione che per noi è un elemento dirimente, e su questo c’è un bando aperto a cui invito tutti a partecipare”.

I lavori sono proseguiti con una tavola rotonda dedicata al settore. Alessandro Fontana, direttore Centro Studi Confindustria ha offerto un quadro aggiornato alla luce della spesa record dei turisti stranieri e ha approfondito le prospettive macro dell’economia italiana focalizzando l’attenzione sulle variabili legate ad alberghi e turismo.

Leopoldo Destro, delegato di Confindustria ai Trasporti, alla Logistica e all’Industria del Turismo ha sottolineato l’importanza per Confindustria di valorizzare l’accezione industriale di questo comparto e della sua filiera, promuovendo sinergie con altri settori industriali, soffermandosi sull’importanza di puntare sulla qualità, sulla formazione, sugli investimenti in innovazione e digitalizzazione dei servizi, capitolo quest’ultimo cruciale anche per la diversificazione e la destagionalizzazione dell’offerta.

Infine, Anna Carbonelli, responsabile Solution Imprese Intesa Sanpaolo ha restituito il punto di vista della banca circa il ruolo del turismo e del patrimonio ricettivo del Paese nei confronti del sistema economico e produttivo italiano ma anche tra il settore e tutti gli altri che compongono il mosaico del Made in Italy sui territori.

In chiusura Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, riallacciandosi ad una sua recente affermazione “l’Italia non è il Paese del turismo, ma il Paese dei Turismi” ha riportato quali sono gli ingredienti principali della ricetta per consolidare i turismi come base economica dei nostri territori, da Nord a Sud. “Io parlo di turismi, perché parlare di turismo è generalizzare troppo. Se parliamo di turismo, tutti sono esperti di turismo. Parlare di turismi è parlare di tante tipologie di offerte che il nostro Paese può dare. Non siamo solo il Paese del Colosseo, di Venezia e di Firenze, ma anche il Paese dell’agroalimentare. Abbiamo strutture sanitarie in giro per il Paese che sono meta di chi viene dall’estero. Abbiamo turismo termale e dell’aria aperta. Dovessimo elencarli tutti, potremmo andare a casa domani. Dobbiamo far sì che tutti i turismi possano affacciarsi ai mercati del turismo nel nostro Paese. E ci vogliono le competenze”.

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