Assobalneari: rivoluzionare l’idea di vacanza al mare

A Genova Papagni ha puntato l’attenzione sulla necessità di accorpare il sistema

Per battere l'agguerrita concorrenza occorre ribaltare il concetto della "vacanza al mare" come era negli anni sessanta. Ne è convinto Renato Papagni, presidente di Assobalneari Italia – Federturismo Confindustria che, intervenendo al convegno "Il demanio marittimo turistico ricreativo tra principi comunitari e federalismo" a Genova, ha parlato delle nuove opportunità che si profilano all'orizzonte con l'attuazione del federalismo demaniale e con le norme che il governo italiano sta definendo a chiusura della procedura comunitaria d'infrazione in materia di concessioni.
"Siamo convinti – ha spiegato Papagni – che la direttiva europea sia un grande vantaggio per le aziende balneari perché, a differenza del passato, quando le concessioni erano assegnate automaticamente, porta chiara l'evidenza pubblica che permetterà a chi vuole diventare imprenditore balneare di concorrere con regole precise". Un punto qualificante del progetto, che è stato presentato al ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto lo scorso 17 novembre, riguarda le Regioni, affinché redigano i cosiddetti piani delle coste, una programmazione turistico-ambientale-urbanistica che darà certezze su come dovrà essere organizzato tutto il sistema. 
"Oggi c'é frammentazione perché manca un progetto completo, non ci sono regole, i comuni fanno a sé. Attualmente le concessioni sono circa 25 mila, gli stabilimenti sono non più di 10-12mila, ma il sistema si dovrà accorpare. Forse – ha concluso Papagni – dovremo parlare di 5-6mila grandi complessi in Italia che, organizzati in maniera moderna, potranno dare una risposta nuova alla grande concorrenza che subiamo nel Mediterraneo".

 

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