Assomarinas ha coordinato in Corte Costituzionale la presenza di 40 rappresentanti dei porti turistici per assistere alla discussione del ricorso, presentato insieme alle altre associazioni di categoria Ucina e Federturismo e con l’assistenza del prof. Stefano Zunarelli e dell’avv. Rodolfo Barsi, sulla questione dell’aumento retroattivo dei canoni demaniali.
Il Consiglio di Stato nell’ordinanza di rimessione alla Corte Costituzionale ha evidenziato che i rapporti concessori relativi ai porti turistici devono essere regolati dalla concessione perché il canone è fissato dall’atto concessorio tenendo conto dell’equilibrio economico finanziario dell’investimento.
Nel caso in cui il buon diritto dei concessionari non venisse riconosciuto si verrebbe a determinare il blocco di qualsiasi investimento nel comparto a causa della possibilità da parte dello Stato di cambiare le condizioni pattuite vanificando in questo modo la credibilità e bancabilità di qualsiasi piano finanziario.
Adesso agli operatori non resta che attendere la pronuncia della sentenza che inevitabilmente condizionerà il passato e il futuro della portualità turistica italiana così come gli investimenti nazionali ed internazionali.