Gli adeguamenti carburante “senza limiti” applicati in queste settimane da parte dei tour operator a seguito della crescita del prezzo del petrolio e degli aumenti operati dai vettori aerei con il conseguente danno d’immagine per tutto il settore (e per le agenzie di viaggio in particolare). Questo il problema che il presidente di Confindustria Assotravel, Andrea Giannetti, pone al sottosegretario presso la presidenza del consiglio dei ministri, Michela Brambilla.
Per Giannetti, infatti, “la pioggia di integrazioni che i consumatori devono versare in questi giorni presso le agenzie di viaggio, su indicazione dei tour operator, per le prossime partenze estive e relativamente a pacchetti acquistati anche due/tre mesi fa, non è più sostenibile”.
“Nelle agenzie di viaggio – spiega Giannetti – si assiste a volte a più aumenti nel corso del tempo per lo stesso pacchetto, in altri casi l’entità dell’aumento supera i limiti di revisionabilità del prezzo previsti dalla legge (il 10%) lasciando il consumatore di fronte alla scelta se rinunciare alla vacanza seppur senza penali o accettare incrementi anche di 150/200 euro su pacchetti del valore di 400/500 al momento dell’acquisto”. Per questo Assotravel chiede “di fare chiarezza e di privilegiare gli operatori corretti che da una maggiore trasparenza non hanno che da guadagnare”.