La questione degli aumenti sul “supplemento carburante” (fuel surcharge) che le agenzie di viaggio ricevono in questi giorni da parte di molti tour operator, soprattutto riguardo le partenze dal 19 luglio al 31 agosto, è stata posta all’attenzione del ministero dello Sviluppo da parte di Assoviaggi, l’associazione delle agenzie di viaggio e turismo aderente alla Confesercenti. “Tale richiesta, che puntualmente sembra ripetersi ogni volta ci si avvicini ai periodi di punta delle vacanze – scrive Assoviaggi in una nota – viene giustificata richiamando generici aumenti dei costi dei carburanti avio legati all’andamento del costo del petrolio. Altro non viene specificato relativamente ai criteri di calcolo, ai parametri di riferimento del costo al barile del greggio, alla eventuale quotazione del dollaro o ad altri riferimenti tecnici sui mercati borsistici petroliferi. Gli agenti di viaggio – continua la nota – si trovano quindi nella condizione, loro malgrado e senza nessuna condivisione, di dover richiedere ai propri clienti, anche a chi avesse già saldato completamente il totale dell’acquisto, gli importi maggiori richiesti dal tour operator, senza poter assistere il cittadino consumatore nella verifica della correttezza e della legittimità della richiesta e soprattutto dell’entità dell’importo maggiore richiesto”. Pertanto l’associazione ha richiesto “un incontro urgente al ministero per individuare gli interventi regolamentari ed eventualmente sanzionatori per risolvere, e, in prospettiva, prevenire, le imbarazzanti situazioni che si presentano a scapito delle agenzie di viaggio e soprattutto dei loro clienti”.