Non si spengono i riflettori sulla trasmissione di Rai3 ‘Kilimangiaro’. Durante la puntata di Pasqua, infatti, parlando di viaggi e volontariato con gli animali Gloria Aura Bortolini aveva affermato: “Le agenzie offrono pacchetti molto costosi. Per risparmiare rivolgetevi direttamente alle associazioni”, facendo infuriare la categoria degli agenti di viaggi che avevano chiesto una smentita.
Che puntualmente è arrivata domenica 8 aprile: “Si intendeva dire che online si trovano siti di viaggio internazionali che offrono esperienze di volontariato a prezzi alti – ha affermato Gloria Aura Bortolini -. Quindi nulla a che fare con le agenzie di viaggi soprattutto italiani”.
Camila Raznovich, inoltre, ha sottolineato: “Figuriamoci se proprio noi vogliamo discriminare le agenzie di viaggio! Noi che parliamo di viaggi sappiamo quanto è importante il lavoro che svolgono”.
Ma per il presidente di Assoviaggi Confesercenti Gianni Rebecchi non è bastato. “Non si è trattato di una rettifica, ma di una semplice precisazione. Per giunta insufficiente. Il messaggio lanciato da Bortolini agli operatori del turismo è sembrato un vero e proprio spot per le attività abusive, nonché un esempio di disinformazione in merito al settore del turismo e alle garanzie fornite al consumatore dalle agenzie di viaggi e tour operator.
La giustificazione offerta al riguardo, domenica scorsa, da Bortolini e dalla conduttrice Camila Raznovich (“in effetti si intendeva dire che online si trovano dei siti di viaggio internazionali che offrono esperienze di viaggio a prezzi alti”) non basta ad attutire il danno di immagine subito dalle agenzie di viaggio. In primo luogo, perché non smentisce né l’assist dato agli abusivi (le associazioni di volontariato infatti non possono vendere viaggi, se non appoggiandosi ad un’agenzia autorizzata) né la solita fake news che le agenzie di viaggi siano più costose. La precisazione di Kilimangiaro, poi, è anche confusa: non si capisce bene cosa si intenda con siti di viaggio internazionali, né quale sia la differenza con le agenzie di viaggio online. E poi perché manca di rappresentare ai telespettatori l’insieme di tutele e garanzie che tutte le agenzie di viaggio e tour operator regolari, offline come online, offrono ai viaggiatori. Una mancanza che va a discapito proprio della sicurezza e tutela del viaggiatore: per questo – conclude Rebecchi – auspichiamo che Kilimangiaro voglia tornare sull’argomento per dare ai telespettatori un quadro di informazioni finalmente corretto”.