Mentre in tutto il mondo si assiste ad una crescita del traffico aereo e ad un aumento delle performance alberghiere, il sistema turistico italiano langue. La stagione estiva 2007 non ha portato quanto auspicato e le aziende ammettono una sostanziale perdita rispetto al preventivato. Tra le cause la sostanziale sfiducia – apertamente dichiarata – del consumatore, frastornato dalle offerte sempre più a basso prezzo e i tanti adeguamenti e aumenti mai ben spiegati. Non hanno inoltre giovato le sempre più numerose azioni legali intentate contro tour operator e agenzie di viaggio da parte di clienti colpiti dalla sindrome della "vacanza rovinata". Pertanto nell’ottica della prevenzione è stato messo a punto il "Codice di Autoregolamentazione delle Imprese Turistiche", un documento elaborato grazie al contributo di ogni componente della filiera che vuole, senza pretendere di essere perfetto, proporre una diversa modalità operativa in grado di ricondurre alla centralità del consumatore, senza peraltro dimenticare le giuste esigenze di chi, del turismo, ne fa professione. Un compendio di regole che oltrepassano le normative consentendo al cliente di godere di maggiori vantaggi e attenzioni, e alle imprese di stabilire collegialmente modelli comportamentali snelli, trasparenti e corretti nei confronti dei partner. Il "Codice di Autoregolamentazione delle Imprese Turistiche" riprende il lavoro iniziato anni addietro da Fulvio Avataneo, Donatella Marai, Fabio Landini, Claudio Cristofaro e altri imprenditori del turismo: un progetto nato da agenti di viaggio e tour operator prima che da Associazioni e imprese, tutti convinti che il futuro del settore debba passare, volente o nolente, dalla cruna dell’ago della responsabilità condivisa. Il documento, che verrà presentato ufficialmente il 29 settembre a Bergamo, nel corso del convegno dal titolo "Diamoci un taglio!" organizzato da Autotutela in occasione di "No Frills Expo".
