Balneari a Gnudi: no alle evidenze pubbliche per le attuali imprese

Dopo la riunione di ieri gli imprenditori chiedono la riapertura di un tavolo tecnico

Netta contrarietà alla bozza di Decreto legislativo in tema di concessioni demaniali marittime a cui sta lavorando il Governo da parte di Sib, Fiba, Cna-Balneatori e Assobalneari Italia. In particolare, i sindacati che hanno partecipato alla riunione a Roma convocata dal ministro del Turismo, Piero Gnudi, criticano i punti fondamentali del provvedimento che prevedono le procedure di evidenza pubblica anche per le attuali imprese balneari.
"Abbiamo chiesto al ministro – si legge in una nota dei sindacati del settore balneare – la reale riapertura del tavolo tecnico a cui devono obbligatoriamente partecipare i sindacati di categoria unitamente alle Regioni e alle Istituzioni locali al fine di individuare le soluzioni idonee per evitare che le attuali imprese turistico-balneari siano sottoposte a procedure di evidenza pubblica. Ricordiamo che l'istituzione di tale tavolo era stato annunciato dallo stesso Gnudi nell'ormai remoto incontro del 23 febbraio scorso senza, però, essere stato mai convocato.
Abbiamo chiesto, poi, che il Governo intraprenda un'interlocuzione con la Commissione Europea per richiedere il riconoscimento delle specificità del comparto, norme particolari per la conservazione del sistema delle attuali imprese e, soprattutto, l'esclusione dalle evidenze pubbliche a beneficio delle aziende oggi operanti, tramite la deroga o una diversa applicazione della Direttiva Servizi".

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