Balneari delusi: rinnovo concessioni deve essere di minimo 30 anni

“Seria preoccupazione” per le conclusioni dell’avvocato generale della Corte di Giustizia Ue sulla proroga automatica della durata delle concessioni demaniali marittime e lacustri per attività turistico-ricettive fino al 2020.   

“Credo che mai come ora – dichiara in una nota il presidente di Assobalneari, Fabrizio Licordari – sia necessario che il governo italiano, che ha da poco nominato il nuovo ministro per gli Affari Regionali Costa, si rechi a Bruxelles per negoziare con la Commissione europea un periodo transitorio non inferiore ai trent’anni come avvenuto in Spagna e Portogallo per tutelare le 30 mila imprese balneari italiane. Crediamo fermamente che questo debba essere deciso a livello politico e non invece in un’aula di un tribunale”.

Dello stesso avviso anche Riccardo Borgo, presidente S.I.B/FIPE/Confcommercio: “le conclusioni dell’Avvocato Generale necessitano di una attenta lettura e di valutazioni insieme ai nostri legali, già intervenuti in Lussemburgo nel dibattimento, non appena queste conclusioni saranno depositate, così da capirne meglio le motivazioni e i possibili effetti. Ora aspettiamo, che è poi quello che conta davvero. la sentenza della Corte di Giustizia che avremo tra qualche mese. Intanto, martedì 1 marzo a Carrara, in occasione di Balnearia, nella Assemblea unitaria indetta da Sib, Fiba, Assobalneari e Oasi, avremo modo di approfondire e analizzare tutti gli aspetti di questa vicenda”.

 

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