Borgomeo: ridurre addizionale a 2.50 euro in tutti gli aeroporti

“L’addizionale comunale sugli aeroporti è un tipico esempio di una misura che nasce con un obiettivo e diventa nel tempo altro. In tutti gli aeroporti si pagano 6,5 euro, in alcuni meno per interventi legislativi estemporanei, soprattutto da parte delle regioni, ma sono pochi: Trieste e forse tra poco anche la Calabria”. Lo ha detto Carlo Borgomeo, presidente di Assaeroporti, a margine dell’evento di presentazione delle nuove aree per passeggeri ed esercizi commerciali all’aeroporto di Palermo.

“Soldi che non vanno ai comuni. Una piccola parte va al Fondo per il Trasporto Aereo e grandi somme all’Inps. Ai comuni, invece, soltanto pochi centesimi. Assaeroporti ha proposto che questa tassa venga ridotta a 2,5 euro su tutti gli aeroporti, a partire dai più piccoli, in modo graduale. E’ indispensabile farlo – ha aggiunto Borgomeo, che ha detto anche che l’aeroporto di Palermo è il più bello d’Italia – perché importi differenti delle addizionali comunali alterano la competizione tra aeroporti”.

Inoltre, secondo Borgomeo, “tagliare fuori gli aeroporti dal Pnrr è stata una decisione sbagliata. C’è stata una linea dettata da Bruxelles e condivisa da tutti i Paesi membri secondo cui il trasporto aereo non doveva essere supportato e quindi non poteva ricevere risorse del Pnrr. Purtroppo, qualcuno immagina, erroneamente, che il trasporto aereo si possa limitare, ma i dati ci restituiscono una realtà diversa: aumentano i passeggeri e cresce la voglia di volare. Sarebbe stato quindi molto più saggio sostenere gli investimenti che gli aeroporti stanno facendo per ridurre le emissioni e ciò avrebbe accelerato la transizione green. Questa è la scelta che rivendichiamo, che pensiamo sia un valore aggiunto per il Paese”.

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