Viaggiare in treno costa di più ormai da quasi un mese, anche se in pochi se ne sono accorti. Il Codacons denuncia infatti gli aumenti in sordina attuati da Fs che "ammonterebbero al 7% per Intercity, Espressi e Frecciabianca mentre i rincari dei treni Alta Velocità sarebbero inferiori a +2%". Contestualmente, l'associazione dei consumatori ha anche presentato un esposto all'Antitrust e alla Procura della Repubblica di Roma, chiedendo di aprire un'indagine, e annuncia un ricorso al Tar del Lazio affinché "blocchi tali rincari che, di entità tripla al tasso di inflazione, rischiano di avere ripercussioni pesanti". Tali incrementi tariffari, secondo i calcoli dello stesso Codacons, determinano una maggiore spesa per i viaggiatori di circa 17 euro a famiglia su base annua.
Negli ultimi due anni, afferma ancora il Codacons, i prezzi dei biglietti sono cresciuti mediamente del 20% per i treni ad Alta velocità e del 26% per i treni Espresso. "Si tratta di rincari abnormi se si considera che il servizio offerto non ha subito miglioramenti e che il trasporto ferroviario italiano non garantisce ancora standard qualitativi al livello degli altri paesi europei. Sembra poi che tali aumenti – conclude – non siano stati opportunamente comunicati all'utenza, visto le tante proteste giunte al Codacons da parte di cittadini che scelgono il treno per gli spostamenti".