La guida turistica può esercitare sull’intero territorio nazionale: senza limitazioni. E’ la conseguenza immediata della sentenza del Consiglio di Stato che ha cassato i decreti ministeriali sull’abilitazione specifica delle guide per siti e con criteri territoriali. “Una sentenza che fa chiarezza e conferma le nostre previsioni – commenta Paola Migliosi, presidente di Confguide Confcommercio – indicando linee guida che coincidono con quelle alle quali dal 2013 Confguide si è ispirata nelle sue proposte normative al Mibact”.
Per Valeria Gerli, vicepresidente vicaria di Confguide, si tratta di “una sentenza che fissa un percorso di buon senso: è giusto, ad esempio, avere un elenco dei siti protetti, ma devono essere pochi e controllabili per un serio contrasto all’abusivismo. I paletti territoriali e le complicate procedure di abilitazione specifica ‘smantellati’ dal Consiglio di Stato non avrebbero tutelato con efficacia le guide turistiche italiane”.
Per Confguide a questo punto serve un confronto con il Ministero: il Mibact riveda i decreti tenendo conto delle indicazioni del Consiglio di Stato e si superino gli squilibri regionali che danneggiano l’operatività delle guide turistiche: “occorrono tempi brevi – conclude Paola Balestra, vicepresidente di Confguide – perché la situazione di incertezza che ha fortemente caratterizzato il quadro normativo degli ultimi anni danneggia i professionisti, gli utenti e gli stessi beni monumentali storico-artistici”.