Confindustria Alberghi: i dati che non avremmo voluto sentire

I dati diffusi da Bankitalia confermano la grave crisi che si sta abbattendo sul settore. L’assenza quasi totale dei viaggiatori stranieri nel corso di tutto il 2020 ha inciso negativamente sulla bilancia dei pagamenti provocando il crollo della spesa turistica internazionale: appena 17 miliardi di euro contro gli oltre 44 miliardi del 2019. “Una situazione drammatica che ha confermato quello che in più di un’occasione abbiamo definito l’annus horribilis del turismo. Quella che stiamo attraversando è certamente la sfida più grande mai affrontata che mette a rischio la vita delle aziende e dei lavoratori – sostiene Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi -. Proprio sul fronte occupazionale, ad avallare il forte stato di preoccupazione anche i dati di ISTAT che in termini assoluti registrano un calo della forza lavoro soprattutto tra i dipendenti a termine.

Il momento è delicato – continua –  sappiamo che tra le priorità del Governo in primis c’è quella della salute, per questo abbiamo sostenuto sin da subito Confindustria nazionale partecipando alla mappatura delle aziende sul territorio per identificare realtà disponibili a prestare i propri spazi rendendoli siti vaccinali ma, al contempo abbiamo sollecitato le Istituzioni affinché si possa procedere rapidamente all’individuazione di corridoi sicuri per lo spostamento dei viaggiatori e ad una programmazione vaccinale per gli stessi lavoratori del settore alberghiero e del turismo in generale. Un intervento su misura per garantire una ripartenza rapida che altrimenti rischia di rendere poco competitiva la nostra offerta rispetto a quelle tante realtà europee ad oggi già impegnate con piani ad hoc”.

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