Da decontribuzione a cassa Covid: i dubbi di Federalberghi

“A gennaio 2022, i pernottamenti negli alberghi sono diminuiti in media del 35,2% rispetto a gennaio 2019”, “nelle grandi città, il calo è dell’80%” e “molti alberghi sono chiusi ininterrottamente dal mese di marzo 2020”, “mancano gli stranieri, mancano riunioni e congressi, è ridotto al lumicino il turismo d’affari”. E’ lo scenario delineato da Massimo Nucara, direttore generale di Federalberghi, in audizione in commissione Bilancio al Senato sul decreto Sostegni Ter. Misure “apprezzabili e apprezzate”, secondo Nucara, ma “insufficienti a fronteggiare una situazione di emergenza economica che è ben lontana dall’essersi conclusa”.

Per l’esonero contributivo, la richiesta di Federalberghi è “riconoscere il beneficio anche in relazione ai lavoratori assunti prima del 1° gennaio, per i quali le aziende stanno pagando retribuzioni e contributi pur in mancanza dei flussi di lavoro attesi, che si sono notevolmente contratti a causa dell’andamento pandemico e delle misure di contenimento adottate”.

Inoltre la “decontribuzione è necessaria anche in relazione ai lavoratori assunti a tempo indeterminato, al fine di favorire il rientro dalla cassa integrazione e scongiurare l’attivazione delle procedure di riduzione degli organici”.

Il credito di imposta per locazione di immobili va “riconosciuto anche per i mesi di aprile, maggio e giugno, oltre che per il primo trimestre”, è la posizione di Federalberghi, che chiede anche di “ripristinare l’esonero dal pagamento dell’Imu, che ha operato solo nel primo semestre 2021” e di “ribadire espressamente la possibilità di cedere il credito d’imposta sugli affitti, in favore del locatore, di istituti di credito o di soggetti terzi”.

L’organizzazione inoltre segnala “la necessità di consentire la cessione dei crediti d’imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive e degli stabilimenti termali”.

Per quanto riguarda la cassa Covid, “il passaggio in corsa a un nuovo sistema ha provocato rilevanti difficoltà gestionali, che hanno indotto Federalberghi, insieme alle organizzazioni sindacali dei lavoratori e ad altre ventuno organizzazioni imprenditoriali a chiedere un intervento urgente del ministro del Lavoro per chiarire la procedura da seguire”, ha ricordato Nucara, che ha chiesto anche che vengano “prorogate le moratorie sui finanziamenti in essere ed estendere le garanzie sui nuovi finanziamenti oltre il termine attuale del 30 giugno 2022”.

Altro motivo di allarme, il rincaro della bolletta energetica: “Abbiamo apprezzato le dichiarazioni del presidente del consiglio, che pochi giorni fa ha preannunciato l’adozione di un intervento ‘di ampia portata’, volto ad alleviare le difficoltà che famiglie e imprese”, ha detto ancora Nucara, sottolineando alcune criticità in materia di green pass che pongono il turismo italiano “in posizione di svantaggio rispetto ai competitor stranieri: ad esempio, la richiesta del tampone per i cittadini stranieri che hanno il green pass ma sono vaccinati da più di sei mesi. Ulteriori problematiche – ha concluso – riguardano i minorenni e le persone che dimorano stabilmente presso le strutture ricettive”.

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