Federalberghi e Confcommercio: colmare vuoto legislativo dopo abolizione voucher

Federalberghi torna ad esprimere la propria preoccupazione riguardo le dinamiche che hanno investito il tema dell’occupazione nel settore turistico, relativamente all’abolizione dei cosiddetti voucher o buoni lavoro.

“L’abolizione dei voucher – si legge in una nota della Federazione – è stato un provvedimento non sufficientemente ponderato che crea un vuoto normativo nel quale può insinuarsi l’odiosa pratica del lavoro nero. Per questo motivo – prosegue la nota – auspichiamo che il Governo tenga fede agli impegni presi e assuma in tempi rapidi l’iniziativa per colmare il vuoto legislativo, garantendo a tutte le imprese la possibilità di accedere a questo importante strumento e creando inoltre le condizioni per un più agevole ricorso a strumenti già esistenti, come il lavoro intermittente”.

Dello stesso avviso anche Confcommercio: “Le imprese del commercio, del turismo e dei servizi si aspettano una risposta efficace in grado di colmare il vuoto creatosi con l’abolizione dei voucher, uno strumento che rispondeva pienamente all’esigenza per le imprese di remunerare prestazioni saltuarie ed occasionali mentre oggi, dopo la loro eliminazione, non si trova un’adeguata alternativa in grado di consentire alle imprese di operare legalmente con semplicità. E’ positivo prevedere subito un nuovo strumento pur rafforzato nei controlli e verificato attraverso la tracciabilità piena con una piattaforma dedicata, ma superando definitivamente l’equivoco di fondo per cui una prestazione occasionale, spesso imprevedibile, debba essere inquadrata in un rapporto di lavoro. Rimane però fondamentale – conclude Confcommercio – rendere accessibile alle imprese di tutte le dimensioni, non solo fino a 5 dipendenti e con un tetto di 5000 euro annui per impresa, la possibilità di remunerare legittimamente quelle attività occasionali che oggi non hanno alternative efficaci”.

 

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