giovedì, 19 Dicembre 2024

Federalberghi: niente vacanza per 51% degli italiani

Prevista perdita di quasi 3 miliardi di euro. Italia prima destinazione

Quasi il 51% della popolazione italiana non farà una vacanza nel quadrimestre estivo, oltre un milione in più rispetto all’estate 2006. E’ il risultato più eclatante che emerge da una indagine realizzata da Federalberghi-Confturismo con il supporto dell’Istituto Dinamiche. Tra giugno e settembre gli italiani che andranno in vacanza sono 22,4 milioni rispetto ai 23,5 milioni del 2006, con un calo del 4,7%; il giro d’affari si attesterà sui 18,5 miliardi di euro rispetto ai 21,9 miliardi del 2006 per un -15,5%; 23,9 milioni non andranno in vacanza, rispetto 22,4 milioni del 2006 per un quasi +7%. Pertanto, se le previsioni dovessero rivelarsi corrette, alla fine della stagione estiva il turismo rischierebbe di perdere una cifra tra i 12 ed i 15 milioni di pernottamenti, di cui quasi il 35% negli alberghi (da 4,2 milioni a 5,25 milioni in meno di pernottamenti). Gli unici dati incoraggianti arrivano dalla scelta della meta: l’Italia si conferma la destinazione preferita da 74,1% degli italiani (rispetto al 68% del 2006) mentre il 23,8% (28,5% del 2006) sceglierà mete estere. Per quanto riguarda la durata complessiva delle vacanze estive si registra un lieve incremento con 15 notti fuori casa rispetto alle 13 notti del 2006. Ancora una volta gli italiani sceglieranno le località balneari (il 75,4% rispetto al 71% del 2006): in particolare il 68,4% sceglierà il mare della Penisola o delle due isole maggiori, mentre il 7% (rispetto al 9% del 2006) si riverserà nelle isole minori. Inoltre, cambia qualcosa anche nella scelta del periodo: agosto perde appeal e scende dal 59,7% del 2006 al 56,2% delle preferenze mentre luglio sale al 23,1% di quest’anno rispetto al 19% del 2006. In Italia sarà la Sardegna la regina dell’estate 2007 mentre per le vacanze all’estero in crescita le grandi capitali europee (30,7% rispetto al 28,9% del 2006) e drastico calo dei mari tropicali (13,3% rispetto al 24,8% del 2006).

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